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Lo sport ha da sempre un posto speciale in tutti i progetti a tema inclusività.
Tante sono infatti le voci istituzionali che ne evidenziano il ruolo aggregante, ad esempio il Libro Bianco sullo sport della Commissione Europea (2007) o il Libro Bianco dello Sport Italiano 2020.
Ne parla anche l’Agenda 2030, in particolare lo “Sport and Sustainable Development Goals”, il documento redatto dallo United Nations Office on Sport for Development and Peace per contribuire al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030.
Oltre a quella istituzionale, c’è però una spinta che viene dal basso sulla scia delle imprese degli atleti e delle atlete che hanno raggiunto negli ultimi anni grandi traguardi alle Paralimpiadi. Bebe Vio in testa.
Non stupisce allora che sia nata la mappa dello sport inclusivo, una vera e propria mappa che permette agli utenti di geolocalizzare su tutto il territorio nazionale le strutture e le località attrezzate per lo sport accessibile e inclusivo.
Acedi alla Mappa sul sito di SportFund>
Realizzata da Fondazione Mazzola e Sportfund, la mappa permette di evidenziare le caratteristiche di ciascuna struttura e di individuare quella giusta in base al tipo di disabilità della persona, da quelle fisiche a quelle cognitive. È anche uno strumento di diffusione di buone pratiche e di esempi di progettualità virtuose sul territorio.
Al momento la mappa si concentra sul Nord e sul Centro della penisola ed è per questo un utile panoramica che permette di individuare le aree ancora non servite da questo tipo di offerta.
A proposito di scenario, gli ultimi dati disponibili di Istat dicono che nel 2019 in Italia oltre 19 milioni di persone sopra i tre anni praticano sport. Se si sta sui numeri del pre-pandemia, questi raccontano che il non profit costituisce più del 33% delle realtà sportive, circa 120 mila, ma di queste solo il 7%, meno di 8 mila, lavora per rendere lo sport inclusivo.
C’è molta strada da fare, ma la mappa dello sport inclusivo è un passo importante per la condivisione di un nuovo approccio allo sport, davvero sostenibile e aperto.